Dai genitori del piccolo Lorenzo supporto alle famiglie disagiate

   30 gennaio 2019

LA STORIA. II bimbo di Codogno ha subito un trapianto di fegato a pochi mesi dalla nascita.

I genitori del piccolo Lorenzo Foletti, sottoposto a un trapianto a Bergamo

Dall’esperienza vissuta da Luca e Irina con il figlio nasce un progetto di aiuto, il cui epilogo sarà la traversata dello stretto di Messina.

 

di Sara Gambarini

“Insieme oltre le onde, più in là dell’orizzonte”: è il nome dato al progetto del piccolo Lorenzo Foletti dai suoi genitori, Luca e Irina, per aiutare le famiglie disagiate di bambini lungodegenti degli ospedali di Bergamo (pediatria) e di Brescia (chirurgia pediatrica). Il bambino, infatti, ancora non parla, perché ha poco più di un anno.

Così mamma e papà da Codogno hanno deciso di dare voce in tutta Italia a quel messaggio di speranza autentica custodito in Lorenzo che è nato il 24 novembre 2017, affetto da atresia alle vie biliari, e che a pochissimi mesi di vita, il 2 giugno 2018, ha subìto un trapianto di fegato all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo.

Un intervento riuscito, seppur fra le mille complicazioni (dai rigetti alle infezioni e una nuova piccola operazione che lo attende il mese prossimo).

Con il progetto dedicato al piccolo Lorenzo però papà Luca, 34 anni, e mamma Irina, 39, hanno deciso di condividere con chiunque lo vorrà un referto inedito: la vita è un dono e un bambino che torna a sperare ha la capacità di migliorare la vita di tutti. E hanno scelto di farlo insieme a quelle realtà che li hanno sostenuti in un percorso doloroso: l’Amei (Associazione malattie epatiche infantili) ed Eos onlus (progetto La Casa di Leo micro residenzialità per le famiglie dei bambini lungo degenti) con Aido (Associazione italiana donatori organi).

«Ciò che fa annegare non è l’immersione, ma il fatto di rimanere sott’acqua – osserva Luca Foletti – e Amei ed Eos onlus ci hanno aiutato a riemergere; questo progetto nasce dunque dai valori di aiuto, sostegno, sussistenza, ospitalità e da tutto ciò che, durante la degenza di Lorenzo, dottori, infermieri, Amei, Eos onlus con La Casa di Leo e Aido, ci hanno trasmesso; sono sempre di più le persone che hanno bisogno di appoggio, sostentamento e servizi e quando non si dà risposta a queste necessità viene meno la possibilità, per questi genitori, di dare una speranza ai propri figli  – continua Luca -: il fine comune del nostro progetto è quello di aiutare le famiglie disagiate di bambini lungodegenti presso gli ospedali di Bergamo e di Brescia, un aiuto rivolto a rendere meno gravoso il periodo dell’ospedalizzazione, coprendo le spese dell’alloggio e fornendo buoni pasto ai genitori; insieme vogliamo accendere un fuoco di solidarietà».

Nel dettaglio, i fondi raccolti andranno ad AMEI (Iban IT53 0031 11112240 0000 0000 451 ameilta- lia@libero.it) che sosterrà le famiglie indigenti, durante il periodo di ospedalizzazione del proprio figlio, presso il reparto di Chirurgia Pediatrica dell’Ospedale dei bambini di Brescia, e ad Eos onlus (Iban IT09 D085 1453 5100 0000 0241 637 info@eosonlus.org ) che sosterrà le famiglie ma con figli ricoverati presso l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. In entrambi i casi, riportare nella causale il titolo del progetto “Insieme oltre le onde”, e per ogni donazione, sarà rilasciata una ricevuta.

La metafora del mare, infatti, è quella scelta da papà Luca per ricordare che nella vita ci sono ostacoli, come le onde, che ti sospingono invece oltre i limiti dei nostri orizzonti.

Per questo lo scorso anno ha cominciato ad allenarsi e da tempo effettua lunghe traversate. La prossima, dedicata al progetto di solidarietà, è attesa a giugno: la traversata dello stretto di Messina, senza pinne.

Che cosa fa pensare a Luca di farcela? L’esempio di suo figlio Lorenzo.

Per papà Foletti, infine, è giunto il momento dei ringraziamenti a tutti coloro che, a vario titolo, hanno aiutato e continuano a fare il tifo per la famiglia (a partire ovviamente dagli ospedali e dalle associazioni). In particolare però il grazie più grande va alla sua Irina, che definisce «una mamma super», alla Sky Line di Casale con i suoi compagni che lo stanno allenando per la traversata, e agli sponsor che hanno consentito l’avvio di questo progetto brillante: Mg Arti grafiche di Corno Giovine, farmacia Zangrandi di Santo Stefano (paese d’origine di Luca), Riflessi d’arte acconciature di Santo Stefano, Cotti srl di Codogno, studio fotografico Tomasini di Brescia e la Compagnia del sabato sera di San Nicolò.

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