Martina nel ricordo di Eleonora, Simone e Federico

Tu ci hai insegnato cosa vuol dire lottare, tenere duro e guardare sempre avanti.

Ci hai mostrato quanto si possa e si debba amare la vita. E sfruttare ogni secondo del tempo che ci è donato. Ti chiediamo di aiutarci a fare altrettanto.

 

Carissima Martina, siamo mamma, papà e il tuo fratellone Fede.

In pochi purtroppo hanno avuto la possibilità di conoscerti; la mamma è stata la più fortunata di tutti perché ha potuto passare tanto tempo con te.

Eri incredibilmente forte, coraggiosa e determinata; sei nata un mese e mezzo in anticipo e non hai neanche aspettato l’arrivo di papy… avevi fretta di far vedere di che pasta eri fatta.

In pochissimo tempo sei diventata la bambina più coccolata del reparto di neonatologia di Parma: tutti passavano sempre a salutarti e a farti una carezza.

Poi nel reparto di chirurgia di Brescia sei diventata la beniamina di tutti; nell’ultimo periodo hai iniziato anche a fare dei sorrisi quando ti facevano i complimenti o corrucciavi le sopracciglia quando si avvicinavano i medici!

Nel reparto di epatologia trapianti di Bergamo ti sei imposta: sorrisi a profusione per chiunque ti guardava e sguardo severo e sopracciglia sempre più corrugate verso chi ti metteva le mani addosso.

A casa ci sei stata solo una quindicina di giorni e lì hai potuto conoscere il tuo fratellone Fede; Federico ti ha fatto giocare (a volte ti sommergeva di giochi), ti ha fatto ridere, ti ha fatto apprezzare il bagnetto (di cui tu avevi paura).

A casa hai anche amato dormire sulla pancia di papà e dormicchiare nel lettone o sul divano con la mamma.

Sei stata una potenza, hai sopportato 2 trapianti, infinite complicanze, tre mesi e mezzo di terapia intensiva in cui tutti i giorni succedeva qualcosa.

In tanti ci hanno pensato, hanno pregato per noi, ci hanno scritto e chiesto di te. E volevamo ringraziare tutti per queste attenzioni; abbiamo scoperto di essere meno soli in questi lunghissimi mesi.

Tu ci hai insegnato cosa vuol dire lottare, tenere duro e guardare sempre avanti.

Ci hai mostrato quanto si possa e si debba amare la vita. E sfruttare ogni secondo del tempo che ci è donato.

Ti chiediamo di aiutarci a fare altrettanto.

Tu sei stata un esempio di generosità e quando sei morta abbiamo chiesto se era possibile donare qualcuno dei tuoi organi ma, purtroppo, erano tutti troppo danneggiati.

Per questo abbiamo chiesto di fare delle donazioni a due associazioni che ci hanno aiutato tantissimo in questi mesi: l’AMEI (Associazione Malattie Epatiche Infantili) che opera a Brescia e gli Amici della Pediatria che è presente nell’ospedale di Bergamo.

Ti porteremo nel nostro cuore e sarai sempre con noi qualsiasi cosa faremo.

Ti immaginiamo in Paradiso con tanti altri angioletti; ma tu sei speciale, sei un angioletto con i capelli in piedi!

I tuoi capelli e i tuoi ciuffi da leone sono diventati leggenda dovunque!

Ciao dolcissima Martina, la “cicetta” della mamma, la “draghessa” di papà e la “piccola” di Federico. Grazie per essere stata con noi questi 8 mesi e 5 giorni.

I commenti sono chiusi.