AMEI per le famiglie

 

AMEI da 37 anni collabora con la Clinica Chirurgica Pediatrica dell’ASST Spedali Civili di Brescia nel supporto delle famiglie di piccoli pazienti con malattia epatica infantile, soprattutto l’Atresia delle Vie Biliari, per cui il centro di Brescia è uno dei riferimenti a livello Nazionale, e il Cavernoma della Vena Porta.

 

L’Atresia delle Vie Biliari è una malattia rara (1 caso ogni 20.0000 nati circa) che richiede un intervento chirurgico (portoenteroanastomosi secondo Kasai) da eseguire di norma entro i 60-70 giorni di vita del bambino. Il ricovero in questi casi dura parecchi giorni (2-3 settimane in media) e durante tutto questo periodo un genitore assiste 24 ore al giorno il piccolo paziente.

Il Cavernoma della Vena Porta conduce ad una serie di conseguenze tra cui la più temibile è la formazione di varici esofagee a rischio di sanguinamento, per cui i pazienti eseguono controlli endoscopici periodici ed in alcuni casi vengono sottoposti a interventi chirurgici di by-pass vascolare (by-pass mesenterico portale) o shunt porto-sistemici, che richiedono ricoveri di diversi giorni.

Il progetto si pone l’obiettivo di sostenere l’attività svolta dall’associazione, con particolare riferimento ad alcuni aspetti riguardanti proprio i periodi di ricovero in ospedale.

  • Un primo obiettivo del progetto è sostenere le famiglie di questi bambini, fornendo ai genitori durante il ricovero 2 buoni pasto giornalieri (€ 13,40 per pranzo e cena) per tutto il periodo del ricovero. Stimando un numero di casi medi ricoverati a Brescia di 15 pazienti/anno per un ricovero di 20 giorni, il fabbisogno è di circa 600 buoni pasti all’anno (€ 4.020,00). Dona ora

Essendo Brescia uno dei centri di riferimento a livello nazionale per le patologie epatiche infantili circa un 70% dei pazienti, che vi afferiscono per queste problematiche, provengono da altre regioni d’Italia.

  • Un secondo obiettivo è pertanto quello di fornire, alle famiglie in difficoltà, un sostegno economico per l’alloggio del genitore non direttamente impegnato nell’assistenza ospedaliera e di eventuali fratelli/sorelle, usufruendo della struttura “Casa Ronald Brescia” (struttura della Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald) quando disponibili posti o di strutture alberghiere prossime dall’ospedale. Dona ora

 

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