Angera-Arona: lo sport messaggio di vita e speranza

 

 

Articolo di Maria Nausica Bucci  – 8 settembre 2018

 

ARONAMolto più di un’esperienza sportiva. La Traversata Angera-Arona del Lago Maggiore, di scena domenica scorsa, diventa occasione per portare un messaggio di speranza:

“Ci sono onde che portano
più 
lontano dell’orizzonte”

 

Luca e Irina genitori di Lorenzo

E’ la dedica speciale al piccolo Lorenzo, sulla maglia indossata al termine della nuotata da papà Luca Giovanni Foletti e mamma Ramona Irina Faraoanu.

Un bimbo di 9 mesi che da cinque è in cura all’ospedale di Bergamo. Ha subìto un trapianto al fegato, «una situazione difficile – raccontano i genitori –sta lottando come un leone» dopo il rigetto.

Arrivavano da Santo Stefano Lodigiano e ad Arona Luca ha voluto, con la sua personale traversata, portare una testimonianza di vita e di grinta nonostante la sofferenza. «Una dedica a nostro figlio e alle tante famiglie che come noi stanno vivendo un momento così difficile. Ci vuole pazienza, disciplina e tanta speranza.

Non ci sentiamo svuotati, ma arricchiti anche grazie alle tante persone che abbiamo trovato sul nostro cammino: dai medici agli infermieri dell’ospedale Papa Giovanni XXIII, gli Amici della Pediatria che fanno tanto, perché non bisogna mai dimenticare quanto volontariato c’è dietro ad ogni storia; Eos la Stella del Mattino e la casa di Leo, ma anche la nostra comunità di Santo Stefano Lodigiano e la gente che incontriamo e ci sostiene».

Ad inizio agosto Luca ha deciso di allenarsi: «La prima volta poco tempo fa al lago d’Iseo: mi sono preparato in 18 giorni e poi eccomi in questa seconda tappa ad Arona. Ora voglio continuare: è una buona occasione per diffondere il nostro messaggio. Volere è potere, non bisogna mai arrendersi».

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