Lorenzo vince la seconda battaglia: sconfitta la malattia di Kawasaki

 

 

 

di Sara Gambarini     16 maggio 2020

 

Lorenzo durante la sua degenza all’ospedale di Bergamo.

Lorenzo, 2 anni e mezzo, una faccetta da “monello”, è guarito: ha superato la malattia di Kawasaki (MK). Mercoledì il piccolo di Codogno, già affetto da atresia alle vie biliari e per questo operato per un trapianto al fegato a soli 6 mesi di vita, è tornato a casa da papà Luca e mamma Ramona in soli 15 giorni trascorsi all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dimostrando la sua tempra.
«Lorenzo non è un guerriero, perché non ha fatto niente per andare a cercarsi le numerose battaglie che già hanno attanagliato il suo percorso – spiega il papà, Luca Foletti -,Lorenzo è invece uno dei tanti piccoli grandi eroi che ha superato anche la MK, e che passo dopo passo sta insegnando alla vita a portargli rispetto».
Quando il piccolo si è sentito male, i genitori lo hanno subito portato a Lodi e da lì in due giorni, è stato trasferito a Bergamo.
«Lorenzo è stato curato con immunoglobulina, acido acetilsalicilico e cortisone, non c’è stato infatti bisogno degli anti aggreganti perché per fortuna non ha avuto complicazioni cardiache – spiega Foletti -: il suo rapido miglioramento e la sua guarigione sono la dimostrazione che le cure alla MK ci sono e funzionano, tutti i bimbi sono o stanno guarendo». Quanto alla correlazione fra malattia di Kawasaki e covid-19,
Luca precisa: «La MK esiste da molto prima del covid-19 ed esisterà dopo: è un fatto però che, con l’epidemia da coronavirus, i casi di bambini affetti dalla malattia di Kawasaki siano aumentati; a questo proposito l’ospedale di Bergamo ha compiuto uno studio che è stato pubblicato anche sulla nota rivista The lancet – precisa il papà di Lorenzo -: sui primi bambini, tutti, ad eccezione di uno, sono risultati negativi al tampone covid e 1’80% positivi alla sierologia, ciò significa che questi bimbi hanno contratto il covid in passato, ma per incontrare la MK vi deve essere una predisposizione genetica, infatti fra chi ha incontrato in passato il covid 19 solo 1 su 1000,
si stima, può contrarre la MK». Luca conclude: «Grazie alla Pediatria dell’ospedale di Lodi, alla pediatra Arianna Calloni, all’ospedale Papa Giovanni, ai tanti che ci hanno scritto e che ci hanno pensato: quando la tempesta decide di soffiare forte, ci si ritrova puntualmente nello stesso porto sicuro, dove gli eroi di professione sanitaria non hanno mai spento il faro, offrendo così costante riferimento, protezione, riparo, e che ci danno la possibilità di
ripartire cessato il temporale navigare, Insieme oltre le onde». (Come recita il progetto benefico nato un anno fa e dedicato a Lorenzo).

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